Corso per genitori ed educatori

Il corso si propone di problematizzare il linguaggio tradizionale in merito a quella che tradizionalmente viene chiamata “la vocazione” o “chiamata vocazionale”.

L’utilizzo di questa terminologia rischia di pagare il dazio due volte: in prima battuta perchè utilizza vocaboli desueti e ideologicamente compromessi, in seconda battura perchè si pone in una prospettiva che suona estranea alla modo corrente di pensare, ormai secolarizzato secondo il quale la vita è “un bene di consumo” o “un campo di gioco” in cui far valere i propri talenti per la propria autorealizzazione e gratificazione. Adulti e ragazzi/adolescenti sono quindi prigionieri di una visione immantentista che impedisce lanciare lo sguardo oltre la propria cerchia ristretta di interessi. Il racconto di Parsifal e la ricerca del Santo Graal offre una matrice narrativa che si pone in alternativa con la vulgata attuale che mette al centro l’io e la sua autoreferenzialità e autorealizzazione. Parsifal ha uno scopo che non è quello di pensare al proprio interesse o a quello che gli piace. Lo scopo di Parsifal è raggiungere il Graal cioè la Verità e l’Amore.

La prima serata  a cura di Donata Dalla Costa, psicologa e psicoterapeuta.

Cercherà mettere a fuoco la situazione di adolescenti a giovani in questa fase pandemica: relazioni fra i pari, utilizzo dei social, il rapporto con il mondo degli adulti  disagi e desideri, approccio alla vita, le aspettative per il futuro, la scuola e il tempo libero, il rapporto con Dio, appartenenza e/o disaffezione alla Chiesa.

La seconda serata a cura di Lucia Girolimetto, psicologa e psicoterapeuta.

Cercherà di mettere a fuoco l’adulto in questa fase pandemica: identità, ruolo, relazioni dell’adulto alla prese con il mondo del lavoro in evoluzione e la fatica di stare accanto ai propri figli e ai loro coetanei tra la tentazione di una resa rassegnata da una parte e dall’altra di un approccio direttivo, doveristico. Cosa si aspettano i genitori dai propri figli? Cosa significa vivere autenticamente il proprio ruolo di genitore, insegnante adulto nei confronti dei ragazzi e dei giovani? Esiste uno “stile di adulto educante” rispetto ad uno “diseducante”?

---

  Calendario appuntamenti